Flatland arriva a tanto così dall’essenza di un’idea, da una piccola ma completa Perfezione. Ma proprio tanto così. Come i mistici orientali, raggiunge al cuore delle cose per privazione, per catabasi. Con enorme gusto ed ironia, fra l’altro. Libro unico (bazlenianamente parlando), capolavoro. Scritto il 25 agosto 2008.
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I matematici e le macchine intelligenti
Come scrivere un libro sugli eroi della mia vita e renderlo pesante e noioso. Gottfried Leibniz, Norber Wiener, Alan Mathison Turing, Kurt Godel. E poi Hilbert, Frege, Russell, McCulloch, Pitts, … Niente, non va giù. Si addentra sì nei dettagli, ma a questo punto troppe parole, se è divulgazione stai più generale, se è daContinua a leggere “I matematici e le macchine intelligenti”
Moby Dick, la balena
Stavo pensando a qualcosa da dire per chi non ha ancora letto questo libro. O per chi, leggendolo, si è sentito affaticato, respinto da noiose descrizioni, da una scrittura pesante. Moby Dick è una bestia, e come tale va domata. Non ci si avvicina se non per perdere qualcosa. Si parte per mare per fuggire.Continua a leggere “Moby Dick, la balena”
Vladimir Nabokov, Lolita
Lo-lee-ta: the tip of the tongue taking a trip of three steps down the palate to tap, at three, on the teeth. Lo. Lee. Ta. E’ con i sussurri che si passeggia verso l’inferno. Tip-tappando sulle t. Capolavoro. Scritto il 24 agosto 2008.