Mi chiamo Andrea Zanni, ho trentasei anni, sono un bibliotecario digitale. Dal 2014 lavoro a MLOL. Sono il papà di un bellissimo dimonio chiamato Tommaso.
Ho studiato matematica, leggo libri, ho fatto per tanti anni il volontario con Wikisource e sono stato presidente di Wikimedia Italia. Da qualche anno scrivo, ma poco: sul quotidiano Domani e su Il Tascabile. In passato anche su Esquire.
Blog vari
Vari post lunghi li ho scritti prima su Medium, ma poi li trasferisco anche qui. Ogni tanto faccio esperimenti con codice e robe varie su aubreymcfato.github.io.
Questo posto rimane qui più per ragioni affettive che come vero blog dove scrivo con costanza. Se succede, è peché ho voglia di fissare qualche pensiero veloce – non dateci troppo peso.
Il blog ha più di dieci anni e tante cose sono cambiate: l’archivio di post vecchi è lì per essere consultato, ma non garantisco nulla sulla qualità né sul fatto che pensi ancora ciò che ho scritto.
Bio professionale al contrario
Sono stato presidente di Wikimedia Italia, sono stato amministratore di Wikisource, sono attualmente bibliotecario digitale a MLOL.
Scrivo su riviste online, occupandomi solitamente di libri, Wikipedia, accesso alla conoscenza, cultura digitale, matematica, in ordine sparso.
Ho scritto un saggio per The Game Unplugged, pubblicato da Einaudi Stile Libero nel 2019.
Ho curato assieme a Bernardo Parrella (e tanti altri amici) un libro dedicato ad Aaron Swartz. Ho parlato di Aaron anche ad un TEDx, a Trento. Ho tradotto un capitolo dell’Atlante della biblioteconomia moderna di David Lankes. Ho pubblicato un paio di articoli dedicati a Wikisource e biblioteche e Wikipedia. Mi hanno fatto una bella intervista su Converso, che dice bene cose a cui tengo.
Dopo una breve parentesi in una startup dedicata ai libri, da fine 2014, lavoro per MLOL.
Dal 2010 al 2014, sono stato consulente per AlmaDL, biblioteca digitale dell’Università di Bologna, sulle digitalizzazioni di libri antichi e soprattutto sulle riviste open access.
Nel 2013, ho vinto un Individual Engagement Grant della Wikimedia Foundation per un progetto (fatto assieme a David Cuenca) finalizzato alla costruzione e lo sviluppo della comunità globale di Wikisource. Fra le varie cose, abbiamo fatto un bel sondaggio fra le comunità.
Da marzo a giugno 2012, ho condotto un programma di RAI Scuola, Nautilus. Dal 2008 al 2010 ho studiato matematica a Modena e biblioteche digitali a Oslo, Tallin e Parma. Per entrambe le lauree, ho scritto praticamente la stessa tesi (una e due). Per la seconda, ho intervistato Umberto Eco (e visto la sua libreria). Ho fatto il liceo classico a Modena.
Libri
Ogni anno faccio un il punto sui libri che ho letto
La lista completa e aggiornata è su anobii.
Contatti
In rete è facile trovarmi come aubreymcfato, su wiki invece come aubrey.
mail: aubreymcfato chiocciola gmail.com
twitter: @aubreymcfato
Aubrey McFato è un personaggio fittizio di Lolita. Mi è sempre piaciuto, libro e nome, e per caso ho iniziato a usarlo online. La mia traduzione del libro era piuttosto vecchiotta (di Bruno Oddera, Mondadori 1959): l’originale inglese è Aubrey McFate, mentre Giulia Arborio Mella che tradusse per Adelphi rende McFatus. Ha perso da tempo il senso che gli davo, ma è un bel nome, è curioso e, soprattutto, ce l’ho solo io. È molto comodo come identificatore univoco.
Scritti vecchi
Ci sono alcune cose che ho scritto anni fa che sopravvivono meglio al tempo, tipo queste:
- Chiamatelo Ibrahim. 7 febbraio 2016
- Del leggere. 16 settembre 2013
- La questione alimentare, o del mangiare animali. 2 settembre 2013
- Intelligenza collettiva (quando si e quando no). 30 maggio 2013
- La condivisione di ebook. Maggio 2013
- Why the internet is awesome. 2 dicembre 2012
- Il futuro dei lettori. 22 settembre 2012
- Contraddizione. 4 agosto 2012
- Buone azioni resistenti. 2 novembre 2011
- Coscienza, comprensione, linearità. 30 ottobre 2011
- Bolaño, Borges. 26 febbraio 2010
- Matematica e visualizzazione. 14 marzo 2009
- Visione. 25 febbraio 200
Ciao Aubrey!
Salutami Oslo…
sto leggendo un bellissimo libro che direi fa per te… il matematico indiano di David Leavitt… vedi recensioni su Anobii.
Un abbraccio antonella
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ciao aubrey!!!
ci si sente su wikisource!
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volevo farti i complimenti per questo blog :) divertente..ironico..insomma “novità satiriche e scemenze..in tutta serietà!” ..bravo :)
un saluto dalla LONTANISSIMA SICILIA :))
Valeria
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Grazie mille, onorato.
Prendi un po’ di sole anche per me allora ;-)
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