L’articolo è uscito, in una versione leggermente diversa, l’ottobre scorso sul numero 9 di VeDo, rivista della rete bibliotecaria veneziana.
Abstract
Wikisource è una biblioteca digitale collaborativa, volontaria, libera e gratuita.
Wikisource offre ai lettori testi di pubblico dominio o rilasciati con licenze libere (come CC-BY e CC-BY-SA). Ogni Wikisource è, come Wikipedia, organizzata per lingua e non per nazionalità: quindi su it.wikisource.org troveremo solo testi in italiano, su en.wikisource.org solo testi in inglese, e così via.
Wikisource è una biblioteca ipertestuale, che sfrutta le potenzialità del software wiki per creare una biblioteca di libri “che parlano fra loro”, restituendo ai testi la loro fondamentale natura ipertestuale. Ogni testo può essere potenzialmente connesso con altri testi od autori citati.
Basandosi completamente sul lavoro volontario, la comunità gestisce, scansiona, trascrive, connette la collezione di testi digitali, senza ovviamente modificarne il contenuto.
Il collegamento diretto con Wikipedia e con gli altri progetti fratelli permette di offrire un’informazione globale, integrata ed a tutto tondo su autori e testi.
Il progetto si propone infatti come fonte primaria per l’enciclopedia libera, che è invece per natura una fonte secondaria o terziaria. La stretta correlazione fra i progetti è stata recentemente accentuata grazie all’integrazione di Wikidata, un enorme database di open data che connette fra loro tutti i dati dei progetti wiki. Infine, Wikisource è in costante innovazione tecnica, condividendo con Wikipedia la stessa piattaforma di sviluppatori, di appassionati e di idee.
Definizione
Wikisource è una biblioteca digitale wiki, libera, internazionale, aperta e gratuita, che raccoglie, organizza e collega opere scritte ed edite di pubblico dominio. Questa breve definizione contiene le essenziali caratteristiche del progetto: analizziamole una per una.
Wiki
Wiki è un abbreviazione di wiki wiki, espressione hawaiana che significa “veloce”. Molto semplicemente, un wiki è un sito internet che può essere modificato dall’utente.
I wiki sono social software, cioè software appositamente disegnati per favorire l’interazione sociale, la collaborazione e lo scambio fra utenti. E’ significativo notare come un wiki presupponga una comunità di riferimento, che non solo lo utilizza ma anche lo costruisce pagina per pagina. Come Wikipedia, Wikisource ha una propria comunità di lettori e rilettori che attivamente contribuiscono alla costruzione della biblioteca e alla sua organizzazione. Questa “comunità” si autorganizza, decide quali testi rileggere e mettere in evidenza, scrive le pagine di aiuto, accoglie i nuovi utenti, ecc.
Uno degli aspetti peculiari dei wiki è proprio questa libertà di modifica. I progetti Wikimedia, fra cui Wikisource, tendono ad assegnare a tutti gli utenti, registrati o no, il permesso di scrivere e modificare la quasi totalità delle pagine. Questo significa che sono gli altri utenti a dover controllare la bontà di ogni contributo, e anche che non siano commessi errori in buona fede.
Per motivi misteriosi ai più, i wiki “funzionano”: le comunità di utenti volontari riescono ad organizzarsi, a contrastare eventuali errori e vandalismi, a costruire insieme la biblioteca.
Libera
Wikisource utilizza testi di cui è decaduto il diritto d’autore, cioè i testi di autori morti da più di 70 anni.
Sono anche accettati testi compatibili con la licenza Creative Commons CC-BY-SA, la stessa licenza degli articoli di Wikipedia. Questo significa che tutti i testi di Wikisource sono liberamente disponibili: si possono leggere, copiare, stampare e addirittura rivendere.
Aperta
Wikisource è un progetto a cui chiunque può partecipare. Tutte le pagine sono liberamente modificabili da chiunque, a patto che rispettino le linee guida del progetto e che le modifiche al testo siano soltanto per correggere eventuali errori, e siano compiute con fonti alla mano.
La completa apertura è uno dei punti di forza del progetto, ma ovviamente anche di vulnerabilità. Sono gli utenti stessi a dover vigilare sulla biblioteca, affinchè qualche utente ingenuo o male intenzionato non rovini il lavoro di altri, non inserisca testi privi di fonte oppure commetta delle violazioni di copyright. La responsabilità di ciò che inserisce è in ogni caso del singolo utente: ogni modifica è tracciabile, poichè viene salvata automaticamente nella cronologia delle versioni della pagina, e ne rappresenta un singolo strato. Ogni vandalismo può essere eliminato ripristinando la versione precedente di una pagina, e può essere fatto da chiunque.
La trasparenza inoltre è totale.
Ogni utente può visitare ogni pagina di Wikisource, anche quelle dedicate prettamente alla gestione del progetto e del software.
In questo modo utenti volenterosi possono comprendere i meccanismi del progetto autonomamente, imparando ad utilizzare il sistema attraverso le modifiche di utenti più esperti e provando loro stessi a utilizzare gli strumenti. Ogni errore è facilemente correggibile, dunque non vi è pericolo di danni irreparabili: l’utente impara ad usare Wikisource sperimentando sul campo le conoscenze, oltre che studiando all’occorrenza le pagine di Aiuto.
Questa totale trasparenza permette di risparmiare enormi quantità di tempo soprattutto riguardo alla formazione dei nuovi utenti: essendo completamente aperto, tutti possono provare ed imparare dai propri errori, scrivendo le pagine in codice wiki e visualizzandone immediatamente gli effetti.
Questo aspetto ha forti analogie con il concetto originale di open source: la possibilità di possedere il codice per studiarlo, testarlo e modificarlo. Si tratta cioè del classico learning by doing.
L’apertura (e il fatto che tutto il software sia rilasciato con licenza libera) comportano infine una capacità di innovazione enorme. Essendo il progetto Wikisource presente in vari paesi del mondo, esistono decine di progetti in lingue diverse, con decine di comunità.
Ogni strumento tecnico inventato da qualsiasi utente è potenzialmente applicabile a tutte le altre Wikisource, e ciò comporta che la comunità di sviluppatori è virtualmente formata da ogni utente in ogni parte del globo.
Internazionale
Le varie Wikisource sono divise per lingua.
Questo crea una divisione coerente e non ambigua: ogni documento in qualsiasi lingua può trovare collocazione nella Wikisource di quella determinata lingua, ed ogni progetto non dovrà preoccuparsi di dover definire la nazionalità dell’autore per decidere la collocazione del testo. Autori stranieri che scrivono in italiano trovano spazio nella Wikisource in lingua italiana, esattamente come testi scritti in latino od inglese di autori italiani non vi possono essere ospitati.
La Wikisource in lingua italiana ospita dunque le traduzioni in pubblico dominio degli autori stranieri, ma può rimandare ai testi originali attraverso dei link alle altre Wikisource in lingua diversa. Si può dunque vedere l’insieme delle varie Wikisource come un’unica, enorme biblioteca digitale, suddivisa internamente come una federazione di biblioteche diverse. Ogni biblioteca ha la possibilità di decidere la propria organizzazione interna (per esempio in termini di catalogazione), fatte salve le linee guida fondamentali del progetto globale.
Caratteristiche
Prendiamo ora in considerazione aspetti singoli di Wikisource, approfondendo alcune caratteristiche fondamentali.
Cosa accoglie
Wikisource accoglie testi editi, in lingua italiana e di pubblico dominio.
E’ una biblioteca “espansa”, che può ospitare dai canti popolari ai trattati seicenteschi, dalla letteratura giuridica ad articoli accademici e tesi di laurea. Non vi sono limiti di argomento: viene accettato ogni documento che riporta una fonte cartacea attendibile (meglio se digitalizzata).
Formati
Wikisource presenta i suoi testi come semplice pagine web, in HTML, e ciò comporta dunque la possibilità di ricerca testuale all’interno dei libri attraverso i motori di ricerca. Wikisource nasce come portale di testi direttamente consultabili da internet, con diversi servizi. È un sito adatto alla consultazione ma anche alla lettura vera e propria: i testi sono visibili e leggibili tranquillamente da smartphone e tablet, ma è possibile anche scaricare la versione EPUB di ogni libro. Inoltre, l’EPUB viene generato al momento, in modo che sia sempre aggiornato all’ultima versione. In questa maniera, si concilia la struttura dinamica del progetto wiki con la necessità dei lettori di avere un testo leggibile con i normali e-reader.
Wikisource inoltre vanta la possibilità di avere il testo trascritto con la scansione a fronte. Questa caratteristica del progetto lo rende estremamente attendibile per quanto riguarda le trascrizioni di libri (l’originale è sempre disponibile) oltre che fornire agli utenti contributori un modo facile e veloce per contribuire al progetto (chiunque può prendere una pagina e iniziare a trascriverla all’istante).
Su Wikisource, come su Wikipedia, i testi sono suddivisi in diverse categorie.
Le categorie principali organizzano i libri:
- alfabeticamente
- temporalmente (per anno, per secolo)
- per tipo di testo (es. poesie, romanzo, racconto, saggio)
- per qualità (libro da correggere, libro da rileggere, ecc.)
mentre gli autori sono suddivisi:
- alfabeticamente
- temporalmente (per anno, per secolo)
- per tipo di lavoro da essi svolto (es. scrittore, matematico, storico)
Di norma le informazioni sono sincronizzate con Wikipedia. Vi sono poi altre categorie aggiuntive (e facoltative) che permettono di capire quali testi citano un determinato autore o testo, ma ne parleremo nel prossimo paragrafo.
Biblioteca ipertestuale
«La linea è una successione infinita di punti,
il piano una successione infinita di linee,
il volume una successione infinita di piani,
l’ipervolume una successione infinita di volumi…»(Il libro di sabbia, J.L.Borges)
Esattamente come Wikipedia inserisce collegamenti fra più voci enciclopediche (i celebri link blu all’interno del testo), così Wikisource ha iniziato a collegare le proprie opere, tramite le citazione dentro un libro ad altri testi ed altri autori. Dunque se una poesia di Giosuè Carducci cita Dante, noi possiamo generare un link che dalla parola va alla pagina autore dedicata a Dante. Analogamente, se il De Sanctis cita moltitudini di poeti e di poesie della scuola siciliana nel suo Capitolo I delle Storia della Letteratura Italiana, con pazienza possiamo linkare ad ogni poesia il testo stesso della poesia, così come ogni autore alla sua pagina relativa.
E’ dunque interessante vedere come una normale biblioteca diventi rete, si trasfromi in una biblioteca ipertestuale.
Conclusioni
L’obbiettivo di Wikisource è quello di essere una biblioteca digitale costruita dai suoi lettori. Un luogo dove consultare testi liberi, dove portare alla luce libri dimenticati, dove collaborare con altri appassionati trascrivendo e organizzando in maniera condivisa e volontaria. Un progetto wiki che guarda al mondo delle biblioteche e degli archivi, dunque, ma anche alle scuole e ai luoghi di lettura ed educazione.
Bibliografia
- BORGES, Jorge Luis: Il libro di sabbia, Rizzoli.
- KOBLAS, Jane: Oltre Wikipedia, Sperling & Kupfer, 2007.
- RIDI, Riccardo: Borges, o della Biblioteca, pubblicato in: La biblioteca e l’immaginario. Percorsi e contesti di biblioteconomia letteraria, a cura di Rossana Morriello e Michele Santoro, Milano, Editrice bibliografica, 2004, p. 15-30.
- RIDI, Riccardo: La biblioteca come ipertesto, Editrice Bibliografica, 2007.
- SALARELLI, Alberto – TAMMARO, Anna Maria: La biblioteca digitale, Editrice Bibliografica, 2006.
- ZANNI, Andrea: De’ matematici italiani anteriori all’invenzione della stampa: l’opera di Bartolomeo Veratti in un approccio wiki, tesi di Laurea triennale in Matematica, Università di Modena e Reggio Emilia, luglio 2007.