Chi si accosta, attratto e atterrito, ai recinti sacri delle vie del secolo, due angosce complementari, sempre le stesse, lo afferrano. Il terrore di “perdervi” i suoi cinque sensi (poiché, implicitamente o esplicitamente, gli fu insegnato che non possiede nient’altro) e, all’inverso, il timore di rimanere troppo carnale in quei recinti. Che l’intimità col divinoContinua a leggere “Cristina Campo, Sensi soprannaturali”