[ho scritto questo per l’università di Bologna (se siete dell’università, condividete), ma è facilmente adattabile. C’è anche questo post di Jonathan Eisen, che dice varie cose importanti. Magari leggi prima quello.]
Ieri ho scritto una spiegazione breve e semplicistica di cosa sia l’open access, cioè l’accesso aperto alla letteratura scientifica. Dato che è una cosa un po’ di nicchia, e si confonde con un generico postare link a robe su internet, provo a riassumere in 4 punti cosa devi fare se vuoi supportare l’open access nel tuo ruolo, in università.
La prima cosa da fare, chiunque tu sia (ricercatore, professore, studente), è informarsi presso la tua università sui servizi di deposito e pubblicazione digitale. Puoi chiedere ai professori o ai bibliotecari. I servizi solitamente riguardano gli archivi digitali (materiali didattici, tesi, dissertazioni, articoli) e le riviste open access.
Se sei un dottorando, quando depositi la tua tesi, scegli sempre l’accesso più libero. Se vuoi per forza mettere un periodo di chiusura (il cosiddetto embargo), sceglilo di 6 mesi o un anno, per darti il tempo di pubblicare un articolo. Ma poi rendila disponibile a tutti.
Se sei un ricercatore o un professore, puoi distribuire i tuoi materiali didattici ad accesso libero, anche con una licenza Creative Commons. Spesso sono slides che possono interessare anche altre persone (anche fuori dall’università): non ci sono molte ragioni per impedirglielo. Quindi non farlo.
Puoi depositare online tutti i tuoi manoscritti ed articoli su l’archivio istituzionale della tua università (se c’è), o anche su un archivio tematico. Puoi cercarli qui, ce ne sono migliaia.
Puoi anche leggere e pubblicare su una rivista peer reviewed ad accesso libero. Puoi cercarli qui, ce ne sono migliaia.
Se invece sei un semplice studente, passa ai tuoi professori e colleghi i consigli qui sopra, chiedigli come funziona la pubblicazione scientifica, chiedigli dell’open access, e informati. Quando arriverà il momento in cui anche tu potrai contribuire alla comunità scientifica, saprai come e perchè devi farlo in Open Access.
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