Non faccio neanche in tempo a scrivere un pezzo decente sul Google Books Settlement, che questi me lo bocciano subito (se riesco, lo spiego lo stesso, anche perchè ancora non si sa cosa cambierà).
Grimmelmann commenta a caldo, ed è contento, pare che le cose vadano per il verso giusto (e il Department of Justice la pensa come lui su molti punti).
Perchè il GBS rimane un’opportunità enorme per il genere umano, ma con qualche modifica.
Il pericolo di un monopolio da parte di Google era serio, e sappiamo bene che quando si parla di Big G c’è poco da scherzare e molto da stare attenti.
In pratica, sembra che il DoJ statunitense abbia riconosciuto come legittime
- le critiche antitrust mosse a Google dagli acerrimi competitori in questione, ovvero Amazon, Microsoft, Yahoo e Internet Archive.
- le critiche delle associazioni di autori ed editori americani.
Il DoJ vuole infatti proteggere la competizione e garantire equità nei confronti dei detentori dei copyright. Allo stesso tempo, riconosce con forza i benefici pubblici del rendere accessibili milioni di libri ora irreperibili (perchè confinati in biblioteche e non più disponibili in libreria), del creare versioni accessibili per i disabili, dell’espandere le opzioni di distribuzioni dei libri.
Dunque, non si butta via tutto, ma si cerca di migliorare quello che non può essere tenuto.
Dettagli tecnici a parte (di cui io capisco pochissimo), la notizia sembra dunque buona: il Settlement così è scorretto ma sembra migliorabile.
C’è da sperare che Google continui a puntare con la stessa forza di prima sul progetto, ma accetti di contrattare per renderlo più libero e liberale, in modo da lasciare spazio ad altri nel di là da venire mercato dei libri digitali.
Speriamo.
PS: anche a voi fa un po’ specie il silenzio della blogosfera italica su argomenti come questo?
Re al p.s.: chi se ne importa della blogosfera? :-p
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l’argomento è complicatissimo, solo per arrivare in fondo all’articolo della De Robbio (non nella blogosfera, ma comunque online su http://www2.spbo.unibo.it/bibliotime/num-xii-2/derobbio.htm), io ci ho messo giorni!
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Io l’articolo di Antonella l’ho dovuto leggere due volte,
dopo ho iniziato a leggere gli altri…
Se riesco, posto una piccola bibliografia a riguardo.
Intanto, se serve, ho questa tag in Del.ici.ous: http://delicious.com/AubreyMcFato/gbs
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