(so che questa sembra diventato il blog della nostalgia canaglia, ma…)
Oggi Wikisource compie 11 anni, e questo vuol dire che io ci sono sopra da (ehm) 9.
Io non so mai cosa dire in questi casi: è sicuramente facile ribadire che mi abbia cambiato la vita (non avrei cambiato studi, non sarei finito a studiare biblioteche digitali in nord Europa, non avrei avuto il mio primo lavoro, (nè il secondo, nè il terzo)). Non sarei mai finito dentro il mondo Wikimedia (quella con la m). Non avrei fatto un milione delle cose che ho fatto da quasi dieci anni a questa parte.
Posso anche affermare senza fallo che non c’è stato praticamente giorno in terra, da quel 29 dicembre 2005, in cui non abbia guardato le Ultime modifiche, non abbia pensato al modo di farla crescere, di riflettere su quello che si può costruire al computer insieme alle altre persone (tu chiamale, se vuoi, ossessioni).
Non che, dopo 9 anni, siamo arrivati ad un traguardo, anzi: il meglio deve ancora venire, siamo solo all’inizio.
Per festeggiare, come ogni anno (dall’anno scorso, ma è già tradizione) facciamo un nerdissimo contest di (ri)lettura:
si va qui, si sceglie un’opera che ci piace (io prenderei Nietzsche o Leopardi, fossi in voi), si leggono delle pagine, si correggono gli errori, si salva la pagina cliccando sul 100% (se prima era al 75%). Fine.
Più pagine vengono rilette, più probabilità ci sono che vinciate un premio ad estrazione (buoni per libri, ovviamente).
Boh, non lo so, a me continua a piacere, e sembrare una cosa importante. Se avete voglia, partecipate (e comunque vi controllo :-))
Una opinione su "11 anni di Wikisource"