I protagonisti di questa storia sono: una biblioteca pubblica, un social network, un cittadino della ex-Jugoslavia, un centinaio, o forse più, di sconosciuti che hanno scritto una voce su Wikipedia.
La storia è molto breve. La biblioteca decide di mettere in mostra dei libri di narrativa di autori dell’area balcanica; espone anche delle mappe che rappresentano le diverse fasi di costituzione del territorio della ex-Jugoslavia negli ultimi 25 anni. La foto delle mappe è pubblicata sulla pagina Facebook della biblioteca, insieme a un breve testo che promuove l’iniziativa.
Il post su Facebook viene commentato con toni piuttosto accesi da una persona che protesta perché, nell’ultima mappa, il territorio della Bosnia-Erzegovina non rappresenta il vero ordinamento di quello Stato. La questione è delicata, perché c’è stata una guerra in cui qualcuno ha combattuto e subito sofferenze prima di arrivare all’attuale ordinamento, e chi scrive fa notare come egli stesso e il suo popolo siano stati coinvolti. Si capisce che non si tratta di una mera…
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Una opinione su "Dove non si parla di libri"