«Io nun ce l’ho co’ te, ce l’ho co’ quelli che te stanno affianco e nun te buttano de sotto»
Uno dei problemi di internet sono i troll, e uno dei problemi dei troll è che sanno benissimo che partecipare è moltiplicare. Sanno che davvero distruggono i gruppi.
Poi, per carità, ci sono troll consapevoli (tendenzialmente sociopatici, che vogliono causare disordine o rabbia) e altri, moltissime e variegate, forme di dolo più o meno inconsapevole.
Il punto è che la regola “don’t feed the troll” a volte è controproducente. A volte bisogna rispondere, perchè non rispondere è peggio. Uno dei modi che conosco è sempre il solito: agire insieme, cooperare per rispondere al troll, per sconfiggere il suo atteggiamento, per disincentivare un comportamento distruttivo. È una mera questione di teoria dei giochi (se interessa, consiglio caldamente questo): ci sarà sempre chi defeziona, anche (anzi, soprattutto) in una comunità di cooperatori. Ma ci sono alcune strategie. Imparare a rispondere, come comunità, è l’unica soluzione (per quel che mi riguarda, è l’unica soluzione a tutto, ma andiamo per gradi).